æ s t r a n g e d ¼ |
|
| Ma pensate voi se durante le ore di religione ci devono far scrivere delle cose del genere .-. Il comando era il seguente: Trovate delle parole che contengono le lettere del vostro nome e, con quelle, fateci un bel testo senza capo né coda! Questo è quello che mi è uscito...Enjoy It! <3
<ehi, Gimbo, chiamami Omar e Gabri che ci prendiamo a morsi!> disse mentre andava all'aia di Braga, famosa per la grande orgia. Solo che Giò, dopo essere andata al campo rom, era presa con i suoi amori, quindi prese una biro e scrisse piena di brio una lettera alla Rai, dove diceva di mandare in onda la serie dei Borgia. Poi intervenne una reagazza mora, coltivatrice di mais e soffrente (notare l'Italiano Correggiuto) d'asma con la testa rasa: <mi fa male la gamba per colpa del gramo!>. Si seppe che la ragazza era sopraffatta dalla brama della biga, un bar pieno di garbo, bam, sbam e orbi. Ma sentì una voce: <aiuto, vedo grigio nella giara!> gridò una voce simile a quella del raìs, che possedeva un simba arabo e baio, ritrovato per strada con un ramo in bocca: <hai proprio una bella mira! E sei proprio anti-sgamo!> si mise a parlare citando le bellezze dell'arabia, di come il computer fosse composto da giga e da ram. L'unico problema era una stupida rapper di nome Sara che cantava: <tu sei mio, tu sei mia e non ci lasceremo mai!>. Dopo la squallida esibizione, venne morsa da un gas in riga ad una gag. Sarà che questo racconto è stupido e gaio, ma a me non dispiace.
|
| |